
Il dolore risveglia la consapevolezza della vita, in sua assenza, tutto appare scontato … siamo convinti che la felicità ci spetti di diritto e la buona salute sia un presupposto garantito dalla nascita.
La biologia non la comanda nessuno!
Quando un corpo si ammala non chiede permesso… si rivela come un terremoto sulla coscienza.
Allora, il dolore prende la scena, diventa protagonista e direttore dei nostri pensieri.
Ci prospetta il pericolo che la vita possa finire, ed ecco che parte una rivoluzione di tutto l’essere, ciò che prima era tutto scontato, improvvisamente diventa dono.
Emerge l’amore per le cose semplici. Cadono i rancori, perdono peso e valore critiche e riconoscimenti.
Quando il dolore è il padrone del momento, ciò che conta è sentirsi vivi ricolmi d’amore per tutto e tutti.
Durante la sua assenza avevamo dimenticato di sorprenderci per quanto la natura sia perfetta e quanto sia meraviglioso appartenerci.
Tutto questo è dovuto al dolore … forse è il suo modo per scusarsi per la sua presenza.


