Luca era un ragazzo con evidente predisposizione a riflettere sui valori della vita. Amava ascoltare canzoni romantiche e si emozionava facilmente guardando film d’amore; ancor di più quando assisteva ad atti teneri.
In occasione di un funerale trasmesso in televisione si emozionò rivolgendo lo sguardo dove sedeva al primo banco il padre con una delle sue figlie, mentre l’altra era appoggiata al braccio del padre, visibilmente provocata alla perdita della propria madre.
Luca era un romantico e, dava per scontato che il mondo fosse buono come lui e quando si scontrava con una realtà diversa, sentiva la frustrazione del proprio vivere.
Chi non lo conosceva lo giudicava debole e fuori dal mondo, lui si era abituato all’ipocrisia della gente mediocre e per il quieto vivere lasciava perdere ogni discussione.
L’indole buona di Luca si conciliava bene con il suo stile di vita un po’ strano amava scrivere poesie e intrattenere colloqui con anime sensibili nel rispetto al dolore per gli altri.
Un giorno gli capitò di vivere un episodio particolare, un bimbo ROM, fermo nei pressi di un incrocio stradale con semaforo, gli allungò la mano chiedendogli l’elemosina, Luca si preoccupò dello stato in cui verteva il bambino, in tutta risposta gli accarezzò la testa. Il ragazzino quasi infastidito gli disse: “non mi servono carezze! Voglio soldi per vivere“.
Luca non si aspettava una tale reazione e domandò: “Quanti soldi vuoi?”
Il Ragazzino rispose: “Quello che vuoi tu!”
Luca insistette: “ Avrai qualcosa soltanto se mi dici esattamente quanto vuoi.”
Il bambino pur di non perdere l’occasione, propose: “Mi bastano pochi centesimi.”
Luca, intenerito dalla sincerità del bambino depose i pochi spiccioli che aveva nella mano del piccolo ROM e domandò ancora: “Perché mi hai chiesto così poco?”
“Perché è difficile che mi diano di più! continuò il ragazzino, conosco bene la generosità della gente.”
“Signore, le persone come lei ,sono poche! .
Pur se molta gente va in giro con macchine lussuose e bei vestiti quando chiedo l’elemosina, ricevo pochi centesimi, la maggior parte mi ignora e mi schiva come avessi la peste girano lo sguardo… come se non esistessi.”
“Hai ragione piccolo rispose
Luca , nel prendendogli la mano aggiunse altri spiccioli alla somma già data e si congedò dicendo: “Ricorda nella vita incontrerai gente falsa e poco attenta, ma ci sarà sempre qualcuno con indole buona e sensibile.”