sabato 29 giugno 2024

La pace di non sapere




C'è una serenità peculiare negli spazi tra ciò che sappiamo e ciò che non sappiamo. 

Passiamo così tanto tempo a rincorrere risposte, desiderando ardentemente conoscere ogni dettaglio, ogni risultato. 

Sentiamo che dovremmo sapere tutto, anche le cose che non sono sotto il nostro controllo.

Forse è il nostro modo di afferrare il controllo in un mondo che spesso sembra caotico. 

Pensiamo che sapere ci proteggerà dalle cose che potrebbero farci male, una speranza che se possiamo prevedere e comprendere ogni aspetto della vita, possiamo proteggerci dalla delusione e dal dolore.

Cercando di afferrare l'inafferrabile, ci esauriamo e perdiamo la bellezza di vivere semplicemente la vita così come viene. Va bene non avere tutte le risposte. 

Va bene chiedersi e sognare cosa potrebbe essere e lasciare che l'ignoto sia una fonte di speranza piuttosto che di paura.

Perché la vita è un mondo pieno di incertezze. 

Nessuno sa cosa succederà dopo o cosa ne sarà del futuro. 

La vita diventa meno incentrata sull'avere tutte le risposte e più sull'apprezzare le domande e le esperienze che ne derivano.

In quei momenti di dubbio e confusione, ricorda che non è necessario trovare ogni risposta. 

Non tutte le domande hanno bisogno di una risposta. 

Va bene fermarsi, sedersi con l'incertezza e lasciarla dispiegarsi a suo tempo. 

La vita ha un modo di rivelare i suoi segreti, ma solo quando siamo pronti ad ascoltare.

 C'è una pace nel non sapere, ci consente di non aver bisogno di ogni risposta nella vita, ci invita ad avere fiducia nel processo, ad arrenderci al flusso delle correnti della vita, sapendo che anche in assenza di chiarezza, siamo guidati da Lui, il Signore che non ci deluderà mai.

Che tu possa avere il coraggio di lasciar andare la necessità di controllare ogni aspetto della tua vita.

 Abbraccia il mistero e lascia che ti guidi verso luoghi che non avresti mai immaginato.

A volte, le destinazioni più belle sono quelle che scopriamo senza una mappa.

venerdì 28 giugno 2024

Anima spezzata



Si dice che il cuore racchiude l’anima 
del mio cuore non è rimasto nient’altro che polvere,
conseguenza della bontà donata agli altri


Anima corrotta, dannata, obbligata a fare tutto ciò che il cervello impone


Senza pietà rievoca momenti felici,

forse illusori dove non era lui a comandare 


Nient’altro resta di una bimba spensierata, 

ignara del destino che l’aspetta


Ha corso impaziente


Il cervello sapeva…


Il cuore non ha ascoltato…


E ora lo deride guardandolo come lentamente svanisce


Si sente potente e autoritario il cervello mentre manipola e comanda un’anima ormai spezzata.


                                                     -V. Darwin


giovedì 27 giugno 2024

Essere intelligenti








Come fai a capire se si è intelligenti ?

 Temo che a meno che tu non sia intelligente, non puoi. 

Le persone intelligenti possiedono una mentalità aperta e una grande flessibilità.

La persona  intelligente, non ha paura di cambiare idea nè di sbagliare e se sbaglia lo ammette con naturalezza senza sentirsi minimamente svalutato da questo.

Vedi !,  la misurazione dell'intelligenza ha molto a che fare con il modo in cui si ragiona, se non si riesce a riconoscere il ragionamento in ciò che qualcuno dice, non c'è modo di determinare il grado di intelligenza.

Proprio come quando succede che la persona si riconosce in quel argomento e  comprende quanto è elevato il suo livello.

 Spesso quando le persone vengono imbrogliate, il vero motivo è che la persona imbrogliata non ne sa abbastanza su quella persona che in quel momento le sta usando la frode come mezzo per un proprio tornaconto.

Difatti, ci sono alcune che restano lusingate e che verrebbero immediatamente catturate, e in men che non si dica consegnerebbero migliaia di euro a chi glieli chiede. 

Succede sempre perché, non hanno una capacità di ragionamento adeguato.

 Quindi, è un dato di fatto che è impossibile riconoscere un'intelligenza superiore alla propria se non si ha lo stesso livello di intelligenza. 

Allora, qual è il modo migliore per procedere?

 Non è l'intelligenza che è importante, almeno non nella vita di tutti i giorni, ciò che è importante è la forza di carattere e, fortunatamente, è molto più facile da riconoscere.

Qualcuno è onesto? Ciò che ha detto si è rivelato vero?

Fornisce prove che ciò che dice è un fatto?

 Qualcuno ha integrità? 

Ti hanno deluso? 

Trovano sempre una scusa? Sparlano degli altri? 

Fanno quello che dicono che faranno?

 Qualcuno è in grado di starti accanto quando le cose si mettono male? 

Ti sostengono quando sono in grado di stabilire che dici la verità ?

  Mentre il livello di intelletto è vitale per la leadership di un paese, per la pianificazione urbana, per gli scienziati e per coloro che ricoprono posizioni di comando, per il resto di noi non è la cosa più importante al mondo.

 Non serve un cervello potente per gestire un'azienda. 

Ci vogliono capitali (molti) e contatti (molto influenti). 

Non serve un cervello potente per essere un terapeuta o uno sportivo. 

Non serve un cervello potente per capire che cibo mangiare o come ballare o suonare il pianoforte. 

La vita può essere estremamente gratificante per coloro che non sono benedetti da un intelletto potente.

mercoledì 26 giugno 2024

Abbracciando la natura













Ogni mattina, affacciandomi alla finestra, ammiravo  gli alberi specialmente nella stagione autunnale, quando perdono le foglie e il vento le trasporta via.


Capitò, che un giorno nel percorrere quel sentiero tortuoso che circondava la mia casa, notai qualcosa che attirò la mia attenzione, si muoveva tra gli alberi che sembravano chiamarmi.


Passeggiai a lungo tra gli sterpi e le foglie secche che coprivano gran parte del sentiero mentre lo scricchiolio dei passi erano voci nel silenzio, assaporavo così quell’aria densa di profumo.


Tutto sembrava magico.


Avevo l’impressione che la natura volesse accogliermi, così continuai a passeggiare con l’incanto di quel meraviglioso panorama che si affacciava ai miei occhi.


Ad un tratto, mi avvicinai ad un albero dal tronco secolare, che  padroneggiava tra gli altri, ebbi una netta sensazione; una specie di richiamo che proveniva da esso.


Ero sicura di quello che mi stava succedendo, ma la mia razionalità mi impediva di prendere sul serio la situazione.


Mi guardai intorno e decisi di fare quello che per qualsiasi altra persona sarebbe stata una pazzia: volevo abbracciare l’albero.


Mi sembrava un invito a cui non riuscivo a sottrarmi.


Mi avvicinai piano, notai i suoi lunghi rami che mi incoraggiavano a quell’abbraccio, non ci pensai due volte perché strinsi il suo tronco ed ebbi l’impressione di abbracciare un essere umano.


La sua corteccia ruvida toccava non solo la pelle ma mi giungeva al cuore, forse era il modo di comunicare ed io ero la sua occasione.


Fu così che i miei pensieri si espansero fino a coinvolgere la natura tutta.


Ecco io facevo parte di essa  ed era questo il messaggio che l’albero mi stava trasferendo.


La natura non può prescindere dal sentimento anche se lo riteniamo umano e quindi è bello scoprirlo nel creato come vettore di  amore universale.


Che questo mio messaggio sia da monito  per il genere umano che non deve considerare la natura come punto di sfruttamento, come conquista, ma semplicemente occasione di rispetto e ogni essere vivente è un ospite.