
Lei si ritrovò con i figli da educare e sfamare, il più piccolo aveva appena 3 anni.
Da sola, senza l’aiuto di nessuno, è riuscita a farli crescere.
Si è rimboccata le maniche e ha fatto tutto ciò che poteva: donna delle pulizie in case di altri, cuoca, lavandaia, faceva turni straordinari pur di guadagnare qualche soldo in più.
Quando rincasava la sera, ormai priva di forze si addormentava fino al giorno dopo, quando al mattino di buon’ora riprendeva la sua routine.
I figli si prendevano cura l'uno dell'altro.
Gabriella e suo marito Antonio erano del sud d’Italia di un piccolo paese dell’entroterra, ed erano emigrati in una grande città come Genova convinti che trasferendosi qui al nord ci sarebbero state più opportunità di lavoro.
Gli anni passano i due sposi appagati del lavoro di Antonio che ha trovato impiego in una azienda meccanica, comprano un appartamento con un mutuo a lungo termine, Gabriella, è una brava moglie e madre esemplare per i suoi figli
Con il passare degli anni Antonio si ammala, purtroppo poco dopo muore, il mutuo rimane a Gabriella.
I suoi figli sono cresciuti, e sono diventati indipendenti hanno trovato lavoro.
Gabriella è rimasta sola a casa, ma con l'orgoglio e la soddisfazione di aver adempiuto al suo ruolo di madre.
Se mancava un pezzo di pane, era lei a rinunciare, la sua priorità la dava ai figli che amava.
Con i sacrifici fatti è riuscita a riscattare la casa dal mutuo.
Adesso è serena con una piccola pensione riesce a gestirsi.
I tempi cambiano e per Gabriella giunse il momento in cui i figli decisero per lei di ritirarla in una casa per anziani.
Gabriella seppe a posteriore della sua nuova situazione in quanto i figli, promettendole di andare a fare un giro per prendere un po’ di aria fresca, e prima che se ne rendesse conto, erano già tutti andati via.
Ora a Gabriella le manca la casa, i suoi ricordi, il balcone pieno di fiori dove noi due, ci sedevamo ore e ore a chiacchierare e il tempo volava via tra una risata e l’altra.
Un giorno sono andato a trovala e nel vedermi mi ha abbracciato, mi trattano bene qui mi ha detto ma non è la mia casa, mi mancano i momenti che trascorrevo con te, la tua ironia.
Bisogna rispettare gli orari in tutto e non posso fare quello che voglio.
I miei figli dicono che è per il mio bene perché ci sono medici e sono meglio accudita.
“Loro hanno deciso per me, per la vita che mi resta, non avevano più bisogno di me racconta con le lacrime agli occhi"
L’ho salutata con un nodo alla gola, mi ha fatto tenerezza e uscendo mi sono detto che dobbiamo smettere di definire gli anziani limitati a se stessi.
Gli anziani non sono dei disabili solo perché svolgono le loro cose con più lentezza anzi sono da definirsi delle risorse.


