sabato 4 gennaio 2025

Gli anziani sono delle risorse

 



Il marito di Gabriella è morto molti anni fa, aveva appena 49 anni. 

Lei si ritrovò con i figli da educare e sfamare, il più piccolo aveva appena 3 anni. 


Da sola, senza l’aiuto di nessuno, è riuscita a farli crescere. 


Si è rimboccata le maniche e ha fatto tutto ciò che poteva: donna delle pulizie in case di altri, cuoca, lavandaia, faceva turni straordinari pur di guadagnare qualche soldo in più. 


Quando rincasava la sera, ormai priva di forze  si addormentava fino al giorno dopo, quando al mattino di buon’ora riprendeva la sua routine. 


I figli si prendevano cura l'uno dell'altro. 


Gabriella e suo marito Antonio erano del sud d’Italia di un piccolo paese dell’entroterra, ed erano emigrati in una grande città come Genova convinti che trasferendosi qui al nord ci sarebbero state più opportunità di lavoro.


Gli anni passano i due sposi appagati del lavoro di Antonio che ha trovato impiego in una azienda meccanica,  comprano un appartamento con un mutuo a lungo termine, Gabriella, è una brava moglie e madre esemplare per i suoi figli 


Con il passare degli anni  Antonio si ammala, purtroppo poco dopo muore, il mutuo rimane a  Gabriella.


I suoi figli sono cresciuti, e sono diventati indipendenti hanno trovato lavoro.


Gabriella è rimasta sola a casa, ma con l'orgoglio e la soddisfazione di aver adempiuto al suo ruolo di madre. 

Se mancava un pezzo di pane, era lei a rinunciare, la sua priorità la dava ai figli che amava.


Con i sacrifici fatti è riuscita a riscattare la casa dal mutuo.


Adesso è serena con una piccola pensione riesce  a gestirsi. 


I tempi cambiano e per Gabriella giunse il momento in cui i figli decisero per lei di ritirarla in una casa per anziani.


 Gabriella seppe a posteriore della sua nuova situazione in quanto i figli, promettendole di andare a fare un giro per prendere un po’ di aria fresca, e prima che se ne rendesse conto, erano già tutti andati via. 


Ora  a Gabriella le manca la casa, i suoi ricordi, il balcone pieno di fiori dove noi due, ci sedevamo ore e ore a chiacchierare e il tempo volava via tra una risata e l’altra.


Un giorno sono andato a trovala e nel vedermi mi ha abbracciato, mi trattano bene qui mi ha detto ma non è la mia casa, mi mancano i momenti che trascorrevo con te, la tua ironia.


Bisogna rispettare gli orari in tutto e non posso fare quello che voglio.


I miei figli dicono che è per il mio bene perché ci sono medici e sono meglio accudita. 


“Loro hanno deciso per me, per la vita che mi resta, non avevano più bisogno di me racconta con le lacrime agli occhi" 


L’ho salutata con un nodo alla gola, mi ha fatto tenerezza e uscendo mi sono detto che dobbiamo smettere di definire gli anziani limitati a se stessi.


 Gli anziani non sono dei disabili solo perché svolgono le loro cose con più lentezza anzi sono da definirsi delle risorse.

venerdì 3 gennaio 2025

I social media





 Nell'era digitale odierna, i social media sono diventati parte integrante delle nostre vite. 

Li utilizziamo per entrare in contatto con amici e familiari, condividere le nostre esperienze e rimanere aggiornati sugli eventi attuali. 


Tuttavia, un uso eccessivo dei social media può avere gravi conseguenze sulla nostra salute e carriera,  come ansia, depressione e solitudine e anche disturbi del sonno portando a insonnia, stanchezza diurna e altri problemi correlati ad esso.


 Uno stile di vita sedentario, promosso dall'uso eccessivo dei social media, può contribuire all'obesità, al diabete e alle malattie cardiovascolari.


I social media possono essere una distrazione significativa per la nostra carriera,  riducendo la nostra concentrazione e produttività.


I contenuti non professionali o inappropriati possono danneggiare la nostra immagine e reputazione professionale, rendendo più difficile ottenere un lavoro o avanzare nella nostra carriera.


Tuttavia,queste piattaforme si possono adottare per utilizzarle in modo più sano ed efficace. 


Promuovere contenuti positivi per sostenere la diffusione di messaggi utili, anziché partecipare alla campagna di false informazioni. 


Fare attenzione alla diffusione di contenuti che posso ledere la nostra privacy 


Mantenere un equilibrio tra la vita quotidiana e quella online, ci permetterebbe di stabilire dei limiti di tempo per l’uso dei social, per evitare di non perdere di vista ciò che è reale e le relazioni del mondo fisico. 


 Dedicando più tempo possibile a noi stessi e adottando questi buoni propositi, potremmo rendere l’uso dei social media più costruttivo e consapevole.

giovedì 2 gennaio 2025

Un breve e intenso viaggio




Mi chiedo spesso se ci sia qualcuno che non abbia problemi nella vita.

È una domanda radicata nell'invidia, nella curiosità e, a volte, in un pizzico di speranza.

Inizio a pensare ai miei amici, parenti, fratelli e, a volte, persino ai vicini e mi domando: sentono il mondo come lo sento io? 

Si arrovellano con i miei stessi dubbi? Hanno i miei stessi timori?

 Si tende a paragonare la propria vita con quella degli altri e ci appare quasi sempre mancante di qualcosa. In realtà, la natura delle lotte potrebbe essere diversa, ma tutti lottiamo per o contro qualcosa.

 A volte può sembrare che le proprie sfide siano più schiaccianti di quelle degli altri, non è molto evidente ma lotte mentali sono peggiori di quelle finanziarie a cui diamo più importanza.

 La vita è una lotta costante. 

Affermare la propria esistenza è un lavoro continuo, quasi sempre senza aiutanti o comunque, se ci sono, restano fuori dalla nostra sfera interiore. 

Si va avanti fino a compiere l’intero ciclo della vita per poi sparire, dimenticati negli anni e secoli successivi.

 Quantunque diventassi una celebrità, un eminente scienziato, un premio Nobel, alla fine, di te resteranno righe sui libri, svuotate di tutte le battaglie combattute. 

Di ciò che eri si fa nebbia, ricordi, appunti, residui archeologici.

 Tutto questo porta a pensare che ciò che conta davvero per il nostro essere, lo troviamo mentre viviamo; ciò che sarà dopo è soltanto cibo per l’illusione, un modo a posteriori per giustificare l’impegno che si profonde nelle battaglie di ogni giorno.

 Quindi, consoliamoci! Stiamo tutti nella stessa barca che attraversa lo stesso mare. 


Le tempeste possono apparire personali, ma basta porre un po’ di attenzione per rendersi conto che si tratta di un mondo comune dove siamo approdati per compiere una breve traversata.

mercoledì 1 gennaio 2025

I buoni propositi per il 2025




Appena entrati nel nuovo anno, è importante ricordare questa semplice verità: siamo gli autori della nostra storia. 

La penna sarà nella nostra mano e potremo decidere come si svolgerà il prossimo capitolo. 


Ma ecco il trucco: decidere non basta. 


Per trasformare davvero la vita, dobbiamo agire, lavorare e presentarsi ogni giorno, anche quando è difficile e scomodo.


L'energia che riempie l'aria all'inizio di un nuovo anno non è solo l'eccitazione di voltare pagina sul calendario, è un crocevia, un ponte tra chi sono stata e chi stò per diventare.

 

Questo momento fugace è la mia possibilità di riflettere, resettare e riscrivere la mia  storia. 


La grande domanda è: cosa ne faremo? 


Lasceremo che sia la vita a dettare la sua direzione o coglieremo questa opportunità per creare la vita che abbiamo sempre desiderato?


Ecco la verità: la magia non è nel nuovo anno, è in noi.


Il vero cambiamento non avviene per caso, è il risultato di intenzione, azione e disciplina. 


La sola riflessione non basta e la speranza non è una strategia, desiderare un futuro migliore non lo farà accadere, un’azione deliberata e mirata sì.


Ogni nuovo anno, milioni si prenderanno buoni propositi e promesse. 


Eppure, quando arriverà il momento, molti di quegli obiettivi vengono dimenticati. 


Perché succede questo? 


Il problema sta nel concentrarsi su obiettivi superficiali senza affrontare le fondamenta sottostanti. 


Le ambizioni elevate crollano senza un'adeguata preparazione, proprio come un edificio crolla quando le sue fondamenta non sono solide.


Per rendere diverso l'anno prossimo, dobbiamo prepararci in modo diverso. 


Lo slancio sarà il più grande alleato, ci porterà attraverso i giorni difficili quando la motivazione cala. 


La disciplina, non l'ispirazione fugace, è la base che assicura un 

cambiamento duraturo.


Prima che trascorra il 1 gennaio 2025, prendiamo un momento per una riflessione onesta e profonda. 


La vera consapevolezza di sé è la chiave per andare avanti. 


Non si può tracciare una rotta per il futuro senza sapere dove ci troviamo oggi.