giovedì 2 gennaio 2025

Un breve e intenso viaggio




Mi chiedo spesso se ci sia qualcuno che non abbia problemi nella vita.

È una domanda radicata nell'invidia, nella curiosità e, a volte, in un pizzico di speranza.

Inizio a pensare ai miei amici, parenti, fratelli e, a volte, persino ai vicini e mi domando: sentono il mondo come lo sento io? 

Si arrovellano con i miei stessi dubbi? Hanno i miei stessi timori?

 Si tende a paragonare la propria vita con quella degli altri e ci appare quasi sempre mancante di qualcosa. In realtà, la natura delle lotte potrebbe essere diversa, ma tutti lottiamo per o contro qualcosa.

 A volte può sembrare che le proprie sfide siano più schiaccianti di quelle degli altri, non è molto evidente ma lotte mentali sono peggiori di quelle finanziarie a cui diamo più importanza.

 La vita è una lotta costante. 

Affermare la propria esistenza è un lavoro continuo, quasi sempre senza aiutanti o comunque, se ci sono, restano fuori dalla nostra sfera interiore. 

Si va avanti fino a compiere l’intero ciclo della vita per poi sparire, dimenticati negli anni e secoli successivi.

 Quantunque diventassi una celebrità, un eminente scienziato, un premio Nobel, alla fine, di te resteranno righe sui libri, svuotate di tutte le battaglie combattute. 

Di ciò che eri si fa nebbia, ricordi, appunti, residui archeologici.

 Tutto questo porta a pensare che ciò che conta davvero per il nostro essere, lo troviamo mentre viviamo; ciò che sarà dopo è soltanto cibo per l’illusione, un modo a posteriori per giustificare l’impegno che si profonde nelle battaglie di ogni giorno.

 Quindi, consoliamoci! Stiamo tutti nella stessa barca che attraversa lo stesso mare. 


Le tempeste possono apparire personali, ma basta porre un po’ di attenzione per rendersi conto che si tratta di un mondo comune dove siamo approdati per compiere una breve traversata.

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