domenica 12 gennaio 2025

Pessimismo





 Incontrai Mario per caso e alla sua vista, come mio solito, cercai di illuminarlo con uno di quei sorrisi che si ostinano a testimoniare la bellezza dell’animo umano. 

Il suo sguardo mi sfiorò ma non dette il tempo al mio sorriso di produrre l’effetto naturale che solitamente induce. 

Si rivolse verso di me con un tono triste e con una postura corporale tipica del cane bastonato, dicendomi:

“Cara Paola, in questo mondo materialista e ipocrita, il sorriso è proprio di colui che ha tutto. 

Chi sorride è colui che si prende gioco dell'altro che non ha niente!

 Il sorriso che mi stai regalando, è un sorriso che pochi hanno; fatto di amore e sincerità. 

Il sorriso che vedo, è per lo più un sorriso che scaturisce nel vedere l'altro soccombere. 

Il vero sorriso lo vedo nei poveri e nei deboli; non quello falso e meschino dei potenti. 

Oggi il sorriso che spesso vedo, è quello del vincitore sul vinto”.

 Pochi istanti mi servirono per far nascere in me il desiderio di abbracciarlo e dirgli: “Caro Mario, le tue parole sono intrise di tanta tristezza. 

Ogni pausa al tuo pensare proietta in me sfiducia nel prossimo e poca stima di te stesso. 

Con la tua convinzione offendi me che provo a contagiare con la mia gioia il mondo e convincere il prossimo che siamo ciò che pensiamo di essere.

Pensa, invece, che ognuno di noi sia uno spettacolo della natura e che ha in sé tutto ciò che serve per far da padrone in questo mondo. 

Abbiamo tutto per essere felici, non aspettiamoci nulla dall’altri.

Gli altri non potranno indossare i nostri panni, nemmeno guidare per noi. 

Gli altri sono come noi, si stanno cercando!”.

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