mercoledì 20 dicembre 2017

Viltà di un ricordo

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Mi chiedo spesso come faccio a stare senza te,
luce dei miei occhi.

Eppure resisto.
 
Ricordi impietosi si agitano nella mente.
 
Sono macigni pesanti da portare quando sei sola.
 
Ti attanagliano pensieri mai superati.
 
Rielabori scene che hai vissuto e che credevi dimenticate.
 
Tutto si contempla nell’orrore di un grido sordo nella notte.
 
Viltà di un dolore che non ti abbandona.
 
Nessuno può udire, ma tu senti
e i brividi corrono per il tuo corpo,
percuotono l'anima.
 
Immobile e tremante
resto prigioniera delle mie paure.
 
Amore affrettati,
ci sei soltanto tu per dar luce alla mia anima...
per dipingere di rosa la mia vita
e non far scendere invano queste mie ultime lacrime.

 

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