Inventa orizzonti
trasparenti e mordi il
desiderio di vagar lontano per prati mai calpestati.
Il profumo della
vita mi spinge ad anelar emozioni per ciò che potrà essere e che mai accadrà se
morirò inerte abbandonato anche dalla mia sensibilità.
Cuore mio, amico
di un’infanzia ininterrotta, echeggia il tuo battito, libera i brividi che d’increspare la pelle sono maestri.
Lascia che
lacrime felici anneghino le incerte ciglia e poi scorrano rapide tra i solchi di
guance insolite, dove incauti avvallamenti ricordano l’età non più giovane.
Tentar vorrei
di
perdermi nel mare del silenzio,
così che dal
mondo mi allontani.
Ritrovarmi vorrei
appeso al filo del mistero,
intento a scalar
per i segreti sentieri
e a dimenticar il
respiro
per arrivar lassù e non voler scendere più.
**anonimo**

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