
Vi ho portati dentro di me per nove mesi, prima ancora di potervi stringere.
Ognuno di voi è arrivato in modo diverso, ma tutti avete abitato il mio cuore ancor prima di nascere.
Vi ho immaginati, sognati, sentiti vivere dentro di me, quando ancora il mondo non conosceva i vostri nomi.
Durante le gravidanze avete percepito ogni mio stato d’animo le paure, le difficoltà, le speranze.
Quando ero felice, lo sentivo nei vostri movimenti leggeri.
Quando ero stanca o triste, sembrava che mi accarezzaste da dentro, come a dirmi:
“Mamma, siamo qui.”
Anche nei momenti più difficili, quando il corpo faticava e il respiro si faceva corto, sentivo la vostra presenza forte e rassicurante.
Un piccolo movimento, un segnale silenzioso, ed era come ricevere un messaggio d’amore:
“Mamma, non sei sola.”
I parti non sono stati semplici, ma la voglia di incontrarvi è sempre stata più forte di ogni paura.
Abbiamo lottato insieme, io e voi, con un coraggio che solo l’amore conosce.
Poi siete nati.
E con il vostro primo pianto è esplosa la vita lacrime di gioia, stupore, gratitudine, felicità pura.
Ricordo l’attesa per stringervi, l’ansia di rivedervi anche quando ero stremata.
Ricordo le prime coccole, il nutrirci a vicenda di amore, quel legame silenzioso che bastava a farci stare bene.
Ognuno di voi ha imparato presto che l’amore di una mamma non si divide, si moltiplica.
C’è chi osserva in silenzio, chi comprende prima di chiedere, chi insegna con un sorriso la pazienza e la dolcezza.
Nei momenti di caos, di stanchezza, di crescita difficile, i vostri sguardi sono stati spesso il mio conforto.
Voi non siete più solo bambini.
Siete diventati testimoni diversi dello stesso amore.
Giuseppe è padre, custode di una vita che continua.
Gianfranco è ormai adulto, con passi sicuri e scelte consapevoli.
Valentina è ancora adolescente, sospesa tra ciò che è stata e ciò che diventerà.
Siete forza, luce, energia in forme diverse.
Siete il mio sole nelle giornate silenziose, la mia spinta quando vacillo, la mia direzione quando mi fermo a guardare il tempo che passa.
Ogni giorno ringrazio la vita per avermi resa vostra mamma.
Nel vedervi crescere ho imparato che l’amore non cambia, si adatta.
In chi è padre riconosco il dono della continuità.
In chi è adulto vedo la solidità costruita nel tempo.
In chi è adolescente riconosco il futuro che si apre, fragile e meraviglioso.
Con voi la mia famiglia è completa così com’è, nella sua verità.
Con voi il mio cuore ha imparato ad essere infinito, capace di amare senza trattenere, senza pretendere, solo restando.






