
Molti di noi associano la pressione alta solo al cuore, alle arterie e al rischio di infarto. Ma ciò che spesso dimentichiamo è che il cervello è il bersaglio più silenzioso e vulnerabile. I neuroni e i vasi cerebrali non fanno rumore quando soffrono non mandano segnali immediati. Così l’ipertensione, passo dopo passo, può logorare la mente e minare memoria, attenzione ed equilibrio emotivo.
Quando la pressione rimane alta per mesi o anni, i vasi sanguigni si irrigidiscono. Sono come tubi che perdono elasticità. Questo rende più difficile il passaggio del sangue, che è il nutrimento principale per le cellule nervose.
Il cervello ha bisogno di un flusso costante di ossigeno e sostanze nutritive basta un piccolo calo per mettere in difficoltà intere aree neuronali. Non succede da un giorno all’altro, ma l’erosione è continua.
L’ipertensione provoca piccole lesioni nei capillari del cervello. Sono minuscole cicatrici che non vediamo e che non provocano un sintomo forte e immediato. Ma si accumulano. Un po’ alla volta rallentano la connessione tra le cellule, alterano la memoria, la capacità di concentrazione e la velocità con cui ragioniamo.
A lungo termine possono aprire la strada a patologie più gravi, come la demenza vascolare o l’ictus.
La memoria non è un archivio statico è un processo vivo che richiede energia e equilibrio. Le aree del cervello coinvolte nel ricordo come l’ippocampo sono molto sensibili alla qualità del flusso sanguigno. Se l’apporto di sangue diminuisce, queste strutture diventano meno efficienti. Il risultato può essere un “non mi ricordo”, che all’inizio sembra innocuo ma che, ripetuto nel tempo, diventa un segnale importante.
La pressione alta è insidiosa anche perché non fa male. Non dà sintomi evidenti finché non provoca qualcosa di serio. E questo porta molti a sottovalutarla. Ci si abitua a misurazioni un po’ alte e si pensa: “sarà lo stress”, “passerà”. Intanto, però, il danno continua.
La prima difesa è la consapevolezza: misurare la pressione, controllarla nel tempo, intervenire quando è necessario. Migliorare lo stile di vita alimentazione equilibrata, movimento, sonno regolare è già un modo concreto per proteggere i neuroni.
Non è solo una questione di longevità fisica è una promessa di lucidità mentale, di ricordi che resistono e di pensieri che rimangono limpidi.
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