giovedì 19 ottobre 2023

Amicizia Vera


Michele proveniva da una famiglia numerosa, sin da piccolo mostrava un'inclinazione all'obbedienza e all'amore, in particolare adorava sua madre.

Il padre, aveva un lavoro fuori paese, era sempre assente dalla vita familiare.

La mamma, essendo da sola, pensò di chiedere aiuto a Rosetta sua sorella la cui vita era stata ostile nel darle un figlio, le affidò la cura di  Michele il più delicato in salute.

Zia Rosetta si affezionò al bambino, lo crebbe  in casa sua come fosse suo figlio..
Michele si sentì fortunato, ora aveva due mamme a cui voler bene, da loro, imparò l'amore per  le donne.

Nel paese, ogni mattina Michele, era solito consegnare il giornale davanti all'uscio di casa degli abitanti. Suo zio Gerardo aveva un'edicola e spesso, dopo la scuola, si fermava lì a leggere. 
Michele crebbe in fretta, si realizzò negli studi e trovò lavoro.

S'innamorò, perdutamente  di una ragazza, soprattutto dei suoi modi eleganti; la sposò dopo pochi mesi e dalla loro unione nacquero due figli. 

Gli anni passarono, i figli crebbero, il matrimonio assunse un tono monotono fino a quando, una sera d’estate, Michele incontrò nel solito bar che frequentava,  Giovanna, una sua vecchia amica delle superiori.

I due presi dall'entusiasmo di parlarsi, si raccontarono  il proprio vissuto; erano più di quarant'anni che non si vedevano. Questo incontro rappresentava qualcosa di meraviglioso.

- "Giovanna com'è bello rivederti, pensavo non mi avresti riconosciuto."

-"Michele,  come poterei dimenticarmi di te! Ricordo la tua timidezza nel esporre la dizione di latino al professore. La tua simpatia era viva nella classe.

Gli amici continuarono per ore a raccontarsi fintanto Michele ebbe il coraggio di rivelare il suo amore per la compagna allora di banco.

-"Giovanna sapessi come mi è difficile ora tenere in piedi il matrimonio, se solo avessi la maturità di oggi, sarei più sereno, non ripeterei certo gli errori che si fanno in gioventù".

Giovanna restò basita dal racconto del suo amico, comprese la sincerità dell'uomo nel dichiararle amore e non si aspettava tanta tristezza nel raccontarglielo, cercò così di rincuorarlo.

-"Hai ragione Michele, purtroppo siamo sulla stessa barca e che si voglia o no, dobbiamo andare avanti per il bene di entrambi. Anch'io, ho perso mio marito, la vita non mi è facile; ho un'attività da portare avanti e dei figli da sistemare".

L'abbraccio sigillò il loro incontro, si promisero di rivedersi in nome della vecchia  amicizia.

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