
Sapeva che aveva poco da vivere, nonostante le cure fatte che avevano fallito e nondimeno mostrava una serenità inspiegabile.
Probabilmente, nellla mente umana si innescano convinzioni che rappacificano la vita con la morte.
Il suo fidanzato, non la lasciava mai sola e non si risparmiava di darle conforto.
Una sera gli parlò:
-“Dario, cosa farai quando io non ci sarò più?”
Questa domanda giuse come un colpo al cuore dell’uomo.
Tentò di nascondere il suo dolore e rispose con apparente leggerezza.
-“Gianna, per favore, non proiettare il pensiero in tutto ciò che è negativo.!”
-“Dario, io so che sto morendo, I medici mi hanno illustrato la situazione senza darmi alcuna speranza di sopravvivenza, forse fuori non lo dó a vede perché il mio sorriso inganna, ma dentro di me sento che la malattia mi sta divorando lentamente. Comprendo che vuoi tranquillizzarmi.
Voglio che tu sia sincero e possa rispondere alla mia domanda
Dario volle adeguarsi alla volontà della sua fidanzata e cercò di rispondere.
-“Qualunque cosa potrà succedere, tu sei e resterai nel mio cuore.”
Gianna riprese:
-“Voglio da te una promessa.”
La pausa lasciava presagire una tristezza insopportabile.
-“Vorrei che tu continuassi a visitare i miei genitori anche dopo che Dio mi avrà chiamata in cielo. Loro hanno avuto me come unica figlia ed io sto per dar loro un grande dolore.”
Dario, non riuscì a trattenere la lacrima, si asciugò il viso con il dorso della mano e lasciò continuare il discorso.
Desidero che tu possa essere felice poiché soltanto così sentirò lieve il trapasso.”
Dario ormai non potette trattenere l’emozione, abbracciò la sua fidanzata e nel pianto fece le ultime promesse d’amore.
-“Farò tutto quello che vuoi Amore mio
il silenzio chiuse il discorso perché a continuare a parlare fu l’amore che aveva unito le due anime e che Dio, ora, separava.
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