
Ti rendi conto che dovresti rinnegare i tuoi difetti, chiuderli da qualche parte così che i tuoi figli non li vedono e poi non ti imitano.
I figli pur se sono tuoi, non ti appartengono … sono un prestito di Dio affidati alle tue cure per il tempo della loro maturazione.
Le mamme, però, non sono infallibili e coscienti di questo, accolgono l’impegno con la riserva di un aiuto dall’alto.
Dovrei insegnare mio figlio ad amare, supponendo che io abbia le competenze per farlo e soprattutto, che io abbia una sufficiente quantità conservata nel cuore.
Nelle mie iniziative, spesso mi affido all’istinto e a quel poco di saggezza ereditata dai miei genitori.
Non so se faccio bene, ma mi riprometto di migliorare per passi successivi, regolandomi sulle quantità di gioie che induco e di riflesso, su quelle che ottengo in risposta.
I figli vanno per il loro destino lungo un tratto di strada sterrata appena utilizzabile, preparata dai genitori.
Un giorno lasceremo a loro il compito di continuare perché il lavoro di crescere ed educare non finisce mai.
Tu, figlio mio, perdonami se il mio compito non è stato svolto perfettamente.
Ho tentato di farlo… ci ho messo tanta buona volontà.
Se oggi mi sorridi e sei diventato un uomo, il merito non è stato tutto mio.
Il Signore in cielo ha usato le mie mani quando le ha viste incerte e ha soffiato nella mia anima quel filo d’amore che mancava affinché potessi realizzare il mio capolavoro.
Ogni madre cerca di essere esemplare per i propri figli, anche se a volte sbaglia, forse per troppo amore.💖😘
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