Roberto non era più in grado di lavorare anche perché una malattia lo aveva disabilitato.
Una mattina arrivò una convocazione dal tribunale per il padre 96enne.
Preoccupato, il giorno stabilito si presentò davanti al giudice che gli domandò:
“Signor Giovanni, lei guida ancora?”
“Si, signor giudice! Però, soltanto quando è necessario. Sa, alla mia età è un po’ faticoso.”
Il giudice sorrise e poi domandò:
“Lo sa perché è venuto qui?”
“Non ho idea, signor giudice.”
“Lei è stato fotografato mentre superava un incrocio con il semaforo rosso.
Lo conferma?”
L’anziano tremò spaventato e poi rispose:
“É vero! Mi creda, portavo mio figlio al pronto soccorso per una crisi epilettica .
Ero così teso e preoccupato per lui che forse non ho neanche guardato il semaforo.”
“Mi dica, quanti anni ha suo figlio?” chiese il giudice.
“67, ma è molto malato”
Il giudice si commosse, tentò di nascondere l’emozione, poi emanò il suo verdetto:
Signor Giovanni, lei è un brav’uomo, si prende cura di un figlio di 67 anni … il suo amore le ha permesso di annullare la sanzione che le è stata contestata dalla polizia municipale, torna a casa e continui a prendersi cura di suo figlio, se le capiterà di guidare ancora stia più attento.”
“La ringrazio, signor giudice.”
A Giovanni si inumidirono gli occhi …. stancamente si alzò dalla sedia per tornare a cosa dove Roberto lo attendeva con ansia.

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