
Enrico prendeva l’autobus per recarsi all’università.
Una mattina assistette a una scena che lo portò a riflettere per molto tempo.
Sull’autobus c’era un ragazzo diversamente abile, accompagnato da sua madre.
Enrico lo incontrava spesso su quella linea mattutina.
Chi lo avesse visto per la prima volta, si sarebbe stupito nel vederlo sempre indaffarato a cercare qualcosa sotto i sedili.
Quel giorno, però, sull’autobus c’era tanta gente e lui stava in piedi, di fronte a lui, nel pochissimo spazio libero, c’era una bella ragazza in minigonna.
Enrico, era seduto, in fondo all’autobus, poteva osservare la scena. Vide il ragazzo agitarsi e allungare le mani verso la ragazza.
Un signore si accorse di cosa stava succedendo; afferrò il ragazzo e lo scansò dalla donna, prima che le creasse disagio, per fortuna la ragazza non si accorse di nulla.
La mamma del ragazzo, invece, senza conoscere il motivo del gesto del signore, cominciò ad urlare, rivendicando una insensibilità verso le persone con disabilità.
Il signore non reagì per non dar modo di creare scompiglio perché era giunto a destinazione e stava per scendere dall’autobus.
Enrico non potette evitare una sua riflessione:
“I giovani anche se diversamente abili hanno gli stessi istinti delle persone abili, questo rientra nella logica, però non da diritto a privilegio non gli si dovrebbe consentire di fare qualunque cosa.
Evidentemente la mamma del ragazzo era convinta che a suo figlio fosse riservato per diritto un trattamento speciale indipendentemente dal tipo di azione intrapresa.
La madre di quel ragazzo si era comportata senza dare una logica alla sua reazione di quel momento, perché aveva reagito ignorando cosa stesse facendo suo figlio.
Mi dispiace sottolineare senza mezze misure, ma il mondo, è pieno di queste persone, ci si dovrebbe sforzare a guardare la realtà così per com’è inconfutabile!
Occorre aprire gli occhi, ma soprattutto la mente, si sa che viviamo in una società PIENA di cose che non si capiranno mai.
Se si lascia che le convinzioni limitanti diventino pregiudizi si rischia di restringere ancora di più la mente."
L'arroganza umilia anche quando hai ragione, l'umiltà esalta anche quando hai torto
RispondiEliminaLuigi Borzacchiello
RispondiEliminaEvidentemente la madre del ragazzo disabile ritiene che il figlio abbia tutti i diritti di questo mondo ...anche quello di importunare una ragazza . Quando ci sono i "diritti" , ci sono anche i doveri , forse la signora dovrebbe andare a scuola di Etica e Morale .