
Con un amico stavo passeggiando nel parco di paese. È un posto fresco e silenzioso, mentre passeggiavamo, ci siamo avvicinati a uno stretto ruscello con una piccola passerella che lo attraversava.
La struttura era utilitaristica al massimo, e io alzai un sopracciglio impassibile e sbottai qualcosa come "Ehi, un ponte!"
Lui guardò il ponte, poi di nuovo me e sorrise.
"Un ponte di grande bellezza e meraviglia!" disse.
In quel momento capii che la bellezza la scopri ovunque, anche in ciò che è apparentemente insignificante.
Alcune persone sono così, sentono istintivamente la magia nel banale e si dilettano nelle gioie nascoste della quotidianità.
Spesso, il mondo fuori dalla mia testa sembra un fastidio inevitabile, un inconveniente da tollerare mentre mi preoccupo per il lavoro del giorno dopo o per il pranzo da preparare.
Il cervello rettiliano gioisce nel sottolineare potenziali disturbi nella mia matrice, gli adolescenti rumorosi, l'auto che sfreccia verso le strisce pedonali, ma non si preoccupa molto dei fiori che spuntano dalle crepe nel cemento.
L'eccezione è quando sono in viaggio, poche cose mi danno più piacere che vagare da sola per le stradine di una città sconosciuta, senza responsabilità o buon senso.
Vedo un mondo dipinto in colori vividi ed esotici; tutto intorno a me diventa fonte di curiosità e meraviglia.
Caffè all'aperto? Incredibile! Senza dubbio i clienti stanno parlando di arte, letteratura, rivoluzione!
Persone che salgono su un autobus?
Dove potrebbero andare?
Al lavoro, a scuola, per un appuntamento con un amante? Straordinario!
Quando ho i piedi doloranti mi fermo in un ristorante o in un bar per ammirare le varianti i visi sereni dei clienti, assaporo un gelato mentre mi arrovello sul telefono, sperando in buone novità.
Tutta questa magia scaturisce dalla mente, non dall'ambiente circostante, questa è la lezione che ho imparato da me stessa.
Anni fa vivevo nelle mattine limpide, mentre andavo al lavoro, percorrevo strade non ancora trafficate.
All'inizio ero rapita da quel senso di libertà e piacere di attivare me stessa, ma poi mi perdevo con i pensieri sui torti o sfortune che mi capitavano.
Non voglio smettere di meravigliarmi!
Il posto in cui vivo è meraviglioso come qualsiasi altro posto sul pianeta, finché mi ricordo di guardarlo con occhi nuovi.
C'è sempre qualcosa di nuovo da vedere e sempre un nuovo modo di vedere ciò che è familiare.
Sta entrando l’autunno, forse gli alberi hanno iniziato i loro dormiveglia invernale. Lasciate che me ne accorga.
Nessun commento:
Posta un commento