
Arianna aveva soltanto dieci anni quando diventò orfana.
Le fu raccontato dalla nonna con cui ora viveva, che la mamma era in Paradiso per restare tra le stelle e dispensare amore a tutti i bimbi nati sfortunati sulla terra.
Era stata, una persona amabile, per questo Dio le aveva dato questo grande incarico.
Da allora, Arianna è cresciuta con l’amore della nonna.
Ogni sera si affacciava alla finestra, sperava un giorno avesse potuto scorgere un segno della presenza di sua madre.
Una notte si trattenne un po’ più del solito sulla finestra, sentiva il cuore stringersi per la mancanza di un amore così grande che avrebbe voluto avere.
Il pianto liberatorio prevalse e rivolgendo lo sguardo al cielo stellato si lasciò andare al sentimento
-“Mamma, perché sei volata via da me?
La nonna è buona e mi vuole tanto bene, ma non sei tu! Io voglio te!
Voglio udire il battito del tuo cuore sostando sul tuo petto.
Voglio sentire le tue carezze.
Voglio raccontarti di me.
Senza di te, vivo come se mi mancasse qualcosa.
Mi rattrista pensare alle mie amiche che hanno una mamma…
Io non so come sarebbe stato con te… penso sarebbe stato senz’altro più bello che non averti.
Crescerò, ma per te resterò la bambina che hai lasciato.”
Il suo discorso fu interrotto dalla nonna che era entrata nella stanza per assicurai che la bambina dormisse.
-“Arianna, che fai alla finestra? Non sei a letto? Non hai sonno?”
Arianna abbracciò la nonna e si infilò a letto.
-“Nonna, mi manca la mamma? Perché non è con me!”
La nonna si sentì impotente nel cercare di consolarla.
Riuscì a stento a pronunciare qualche parola perché era triste ricordare la perdita di sua figlia.
-“Arianna, la tua mamma non ti vuole triste, mi ha pregato tanto negli ultimi momenti di vita di farti sorridere … non la deludere.”
Con il viso rigato dalle lacrime, Arianna accennò ad un piccolo sorriso
-“No, non piango più nonna cara, lo faccio perché mi manca tanto la mamma anche se tu sei buona con me!”
La nonna rassicurò la piccola dicendole che nei sogni avrebbe incontrato la sua mamma e li nessuno gliela avrebbe più sottratta, spense la luce della stanzetta e la invitò a dormire
Morale: La mamma è il secondo cuore di ogni bambino.
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