Un uomo aveva quattro mogli. Il suo comportamento era diverso per ognuna di loro.
La prima moglie era sempre con lui, la curava sistematicamente e le offriva i migliori vestiti e il cibo più buono.
La seconda moglie gli piaceva tanto; lo aiutava nel lavoro e contribuiva a rendere i suoi affari sempre più vantaggiosi.
La terza moglie era la preferita per la compagnia che offriva e il sentimento che suscitava era sicuramene quella più amata.
La quarta moglie era la più sensibile sebbene fosse quella più vicina al suo essere, l’uomo non le dava l’importanza che meritava le diceva di non avere tempo per lei.
Restava con lei quando era triste, quando aveva bisogno di riflettere, quando nessuno lo capiva.
Giunse il momento in cui l’uomo si ammalò gravemente e la prospettiva di restare da solo dopo la morte lo torturava.
Allora, pensò di chiedere alle mogli di seguirlo nell’altro mondo.
La prima rispose:
-“Mi dispiace, non posso venire con te! Quando morirai io non sarò più nulla per te.”
La seconda rispose:
-“Non contare su me! Quando morirai io cambierò marito!”
La terza rispose:
-“Proverò dolore quando morirai, ma non potrò venire con te! Ti accompagnerò fino alla tua ultima dimora terrena poi riposerai da solo in pace.”
La quarta rispose:
-“Sebbene tu mi abbia trascurato per tutta la vita, io verrò con te. Non posso distaccarmi da te anche da morto.”
Morale: Ognuno di noi ha quattro mogli o mariti.
La prima è il proprio corpo che curiamo e alimentiamo.
Morendo, lo perdiamo.
La seconda è il denaro che inseguiamo per ottenere comodità per farcene vanto. Morendo, li lasciamo.
La terza è la famiglia che amiamo e sosteniamo. Sarà con noi fino a quando siamo vivi.
La quarta è l’anima a cui abbiamo dato poca attenzione, tenendola sempre ultima nelle nostre scelte di vita, da lei non ci separeremo mai!

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