
Nei tempi moderni, durante la messa, nel momento delle offerte si utilizzano dei cestini o delle piccole sacche per raccogliere le monetine o nei casi di generosità, delle banconote.
In una parrocchia c’era un chierichetto abbastanza birichino. Egli tratteneva qualche moneta per le sue piccole necessità.
Il prete, conoscendo il ragazzo, era sempre in allerta con lui.
Voleva che il ragazzo si rendesse conto da solo del suo antipatico comportamento.
Una domenica la chiesa si riempì tantissimo; questo significava che il cestino delle offerte doveva essere abbastanza più pesante del solito.
Il buon parroco non aveva bisogno di contare le monete per stabilire il ricavo totale. Egli soppesava il cestino con le sue mani esperte ed era in grado di dire con buona precisione l’importo totale del denaro.
Quel giorno il ministrante approfittò dell’abbondante raccolta e prese una bella manciata di soldi e la infilò nella sua tasca.
Finita la messa, salutò il parroco che lo ringraziò per il servizio prestato , il buon uomo vide che il cestino quella volta non era così pieno come aveva preventivato così richiamò il ragazzo invitandolo a correre verso di lui.
A questo punto tutte le monetine che aveva in tasca cominciarono a far rumore.
Soltanto allora l’uomo capì il motivo di quell’alleggerimento.
Si rivolse al ragazzo e gli disse: “Caro figliolo, abbi cura di comprarti un bel gelato con i soldini che hai in tasca!”
il ragazzo capì ed arrossì ma non disse nulla.


