mercoledì 8 novembre 2023

Amore genera Amore

Jane era una bimba affettuosa, legatissima a suo padre.

Il suo desiderio era quello di vederlo sorridere. 

Tutte le volte che lo vedeva allegro gli saltava tra le braccia per sentirne la forza e il calore.

Il suo papà era nato il 25 Dicembre,  il giorno in cui si festeggia la nascita di Gesù.

Per quel giorno Jane doveva pensare ad un dono specialissimo.

Suo padre aveva tutto  … cosa poteva inventarsi una bimba come lei.

Ebbe un’idea folgorante!

Acquistò una scatola, scrisse un biglietto e lo chiuse all’interno. 

Poi si procurò una carta dorata per avvolgere la scatola. 

Sigillò il suo dono con  un fiocco colorato con tanti cuoricini.

Un bigliettino esterno riportava:

“Per il mio bellissimo papà”.

Il regalo fu posto sotto l’albero di Natale in attesa del grande giorno.

Il destino agisce e non tiene conto delle ragioni umane, così, un incidente automobilistico tolse la vita a Jane pochi giorni prima di Natale.

Il padre non si convinceva di aver perso la figlia. Attese il giorno di Natale per aprire il regalo che lei aveva preparato.

Quel mattino, con il cuore in gola e le lacrime agl’occhi, aprì il suo regalo.

Sorprendentemente la scatola era vuota!

In fondo c’era un foglio ripiegato scritto per mano di sua figlia. 

Lentamente lo aprì.

-“Caro Papà, non sono riuscita a trovare un oggetto prezioso come te.

Però, ho qualcosa che ti farà molto piacere.

La scatola non è vuota!

Dentro ho messo tutti i miei baci per te! 

Ogni volta che sarai triste, apri questa scatola e prendine uno.

Io avrò la gioia di immaginarti sorridente.

Sono felice di avere il papà più bello del mondo.

Ti voglio tanto bene. 

La tua Jane.”

Quel ragalo fu la più bella idea che ebbe Jane. Fu ispirata dall’amore genuino ricevuto dai suoi genitori.

Morale: Si è capaci di Amare soltanto se siamo stati amati.

martedì 7 novembre 2023

Un rapporto basato sulla convenienza


Clara era una donna sola, viveva in famiglia, ma affettivamente si sentiva abbandonata.

Aveva interrotto gli studi universitari per mancanza di risorse economiche.

Suo padre era un umile muratore e non sempre riusciva a portare a casa il necessario per assicurare una vita dignitosa alla famiglia.

Casualmente, la ragazza conobbe Ubaldo, un uomo di alto rango e benestante.

Si innamorò e in poco tempo andò a vivere con lui.

Ben presto le cose cambiarono. Ubaldo si rivelò prepotente.

Impose a  Clara di lavorare e, ancora peggio, vietò di visitare la famiglia d’origine.

Quando il padre della donna seppe delle condizioni della figlia, non ci pensò due volte prima di recarsi alla casa e discutere con le mani della situazione della figlia.

Seguirono denunce penali che soltanto i pianti di Clara evitarono conseguenze terribili e riportarono alla ragione i due uomini.

Quando sembrò che tutto fosse risolto, la nascita di Roberto portò altri scombussolamenti all’interno della famigliola.

Clara conviveva, non aveva nessuna tutela legale e l’autoritarismo di Ubaldo non si era spento.

L’uomo voleva tenere il neonato lontano dalla famiglia di Clara e lei non aveva la forza di opporsi.

Trascorsero anni, i genitori di Clara non c’erano più. L’uomo aveva ottenuto ciò che inseguiva da giovane: isolare la sua donna.

Nella coppia non c’era amore … soltanto un egoismo mal celato di Ubaldo e una infinita sofferenza di Clara.

Arrivò il giorno in cui Clara scelse il suicidio come soluzione a tutti i suoi problemi.

Morale: Un’unione senza amore annuncia infelicità e pena nel cuore.

lunedì 6 novembre 2023

Il dolore personale aiuta a capire gli altri

 Un contadino decise di vendere i cuccioli del suo cane. 

Stava sistemando sul recinto del sua fattoria il cartello “Vendo cuccioli di razza” quando un ragazzino, per richiamare attenzione, diede uno strappo ai pantaloni.

L’uomo si girò e chiese:

-“Cosa vuoi, ragazzo?

-“Voglio comprare uno dei cuccioli.”- rispose il giovanotto.

Il contadino lo fissò un attimo e poi rispose:

-“I miei cuccioli sono di razza e costano un bel pò! Hai moneta a sufficienza?”

Il ragazzo infilò la mano nella tasca e tirò fuori delle banconote e domandò:

-“Bastano questi?”

Il contadino non rispose ma andò ad aprire la cuccia dove i piccoli animali erano custoditi.

Subito apparvero i primi tre cuccioli che iniziano a correre verso il recinto tutti felici di giocare all’aperto.

Dopo un pò sbucò il quarto cucciolo che aveva una zampa offesa e per questo motivo tardava ad uscire.

Mentre questo si affannava per raggiungere i fratellini, il ragazzo rivolgendosi al contadino disse:

-“Voglio l’ultimo che è uscito dalla cuccia!”

Il contadino sorpreso per la scelta, disse:

-“Sei sicuro di volere  quel cucciolo? 

Lo sai che non potrà correre e per questo ti sarà difficile giocare con lui?”

-“Certo…voglio lui!”

Dicendo così si sollevò i pantaloni dalla gamba destra e mostrò la protesi. Poi commentò:

-“Chi meglio di me potrà capire la sua sfortunata condizione!”

Morale: Soltanto chi fa esperienza del dolore può capire il dolore degli altri.

domenica 5 novembre 2023

Le Quattro Mogli

Un uomo aveva quattro mogli. Il suo comportamento era diverso per ognuna di loro.

La prima moglie era sempre con lui, la curava sistematicamente e le offriva i migliori vestiti e il cibo più buono.

La seconda moglie gli piaceva tanto; lo aiutava nel lavoro e contribuiva a rendere i suoi  affari sempre più vantaggiosi.

La terza moglie era la preferita per la compagnia che offriva e il sentimento che suscitava era sicuramene quella più amata.

La quarta moglie era la più sensibile sebbene fosse quella più vicina al suo essere, l’uomo non le dava l’importanza che meritava le diceva di non avere tempo per lei.

Restava con lei quando era triste, quando aveva bisogno di riflettere, quando nessuno lo capiva.

Giunse il momento in cui l’uomo si ammalò gravemente e la prospettiva di restare da solo dopo la morte lo torturava.

Allora, pensò di chiedere alle mogli di seguirlo nell’altro mondo.

La prima rispose:

-“Mi dispiace, non posso venire con te! Quando morirai io non sarò più nulla per te.”
La seconda rispose:

-“Non contare su me! Quando morirai io cambierò marito!”

La terza rispose:

-“Proverò dolore quando morirai, ma non potrò venire con te! Ti  accompagnerò fino alla tua ultima dimora terrena poi riposerai da solo in pace.”
La quarta rispose:
-“Sebbene tu mi abbia trascurato per tutta la vita, io verrò con te. Non posso distaccarmi da te anche da morto.”

Morale: Ognuno di noi ha quattro mogli o mariti.


La prima è il proprio corpo che curiamo e alimentiamo.

Morendo, lo perdiamo.


La seconda è il denaro che inseguiamo per ottenere comodità per farcene vanto. Morendo, li lasciamo.


La terza è la famiglia che amiamo e sosteniamo. Sarà con noi fino a quando siamo vivi.


La quarta è l’anima a cui abbiamo dato poca attenzione, tenendola sempre ultima nelle nostre scelte di vita,  da lei non ci separeremo mai!