
È da tempo che non si vedono con gli zii e fratelli e decidono di prendere il treno per raggiungerli, Daniele il capofamiglia compra i biglietti Napoli-Milano.
La mattina della partenza, tutti sono in trambusto non vedono l’ora di partire per raggiungere i parenti e trascorrere con loro momenti gioviali in loro compagnia.
Daniele, il padre, fa l’operaio, Laura, la madre, è un’insegnante. Hanno tre figli, Andrea, Edoardo e Cristina, rispettivamente di 9, 7 e 4 anni. Sono tutti nella carrozza n 9 in seconda classe.
Il treno è pieno di meridionali che vanno a trovare i partenti al Nord. I bambini giocano, sono eccitati all’idea di trascorrere le festività fuori casa e in un’altra città.
Cristina si è portata dietro una delle sue bambole preferite, i fratelli si bisticciano fra loro, mentre i genitori chiacchierano su come organizzarsi con i regali da distribuire ai loro parenti.
Sono contenti e spensierati e non si accorgono, che sulla griglia tra gli scompartimenti, insieme ai loro bagagli, ci sono anche due strane borse nere contenenti tritolo.
Quando il convoglio transita in una delle gallerie, un'esplosione sconvolge la loro carrozza.
Sono le 20 quando lo scoppio lacera la vettura dilaniando i passeggeri.
Muoiono molte persone e con loro l’intera famiglia, la bambola di Cristina spiccherà tra le lamiere quando arrivano i soccorsi sul posto.
Le indagini parleranno di una strage annunciata da mafiosi e camorristi. I tanti processi si concluderanno con la sola condanna del fabbricante dell’ordigno.
Intanto ai familiari che hanno perso i propri cari, non sarà riconosciuto alcun risarcimento anzi, saranno costretti a pagare le spese processuali e non riceveranno alcun risarcimento per il danno subito.
Cose italiane!!!
RispondiEliminaPurtroppo da parte dell'uomo non verrà mai la vera giustizia. Solo Dio è vero giudice solo in Lui possiamo confidare.
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