
Laura ha compiuto da poco 87 anni, ha 5 figli, 10 nipoti, 3 pronipoti e una stanza di 12 metri quadrati.
Non le è rimasto nulla della sua casa neanche le cose preziose che possedeva, ma ha qualcuno che si prende cura di lei.
Non ha più le risate dei suoi nipoti, non li vede crescere, è da parecchio tempo che le manca vederli abbracciarsi e litigare tra loro.
Raramente i figli, le fanno visita vengono a trovarla ogni 15 giorni, a volte passano mesi.
Non fa più torte, non pianta più fiori in giardino, le è rimasto ancora l’hobby di leggere, ma i suoi occhi si stancano presto.
Il tempo passa inesorabilmente, non sa per quanto tempo ancora deve abituarsi a vivere in solitudine.
In questo nuovo posto, conduce lavori di gruppo e per di più si occupa di apportare aiuto a quelli che stanno peggio di lei.
Fino a qualche tempo fa, Laura si sentiva appagata ed importante perché leggeva ad alta voce a una sua vicina di stanza, cantavano insieme, ridevano e si raccontavano vecchi aneddoti che rievocavano la loro gioventù, purtroppo la sua amica è morta l'altra notte.
Il figlio della donna, accorso nella struttura alla notizia della dipartita della madre, ha notato Laura piangere, si è avvicinato a lei per ringraziarla della vicinanza che offriva a sua madre.
Sapeva che le due donne si tenevano compagnia, ha capito, che a Laura, non le resta più nulla di cui gioire.
Ha perso una cara amica Maria.
Prende il telefono chiama uno dei figli di Laura, con voce rotta dal pianto gli dice:”Se ti capiterà di venire a trovare tua madre, non la sgridare.
Non rimproverarla.
Ascoltala in silenzio, dalle la tua attenzione, anche se ti dirà sempre le stesse cose.
Sii paziente, ridi con lei, stalle vicino anche se pensi che non abbia più nulla da insegnarti.
Vai a trovarla più spesso che puoi, non farla sentire sola.
Portale un fiore, dalle un bacio, una carezza, un sorriso.
Condividi con lei gli album di vecchie foto.
Portala fuori a cena, al mare...basterà anche una passeggiata.
Se non hai tempo trovalo, se sei lontano, chiamala e dille che vai da lei.
Fallo, non rimandare! Fallo, prima che quella sedia sia vuota.
Non commettere il mio stesso errore…Lei ti sta aspettando. Da sempre.
Ha tanto da dirti e da darti ancora, quanto non immagini…
Ogni madre regge l'eterno, dove c'è sempre un perdono.”
Marco, ripose la cornetta del telefono sicuro di aver fatto breccia nel cuore di Luca nei confronti della madre e che lui facesse da portavoce per gli altri suoi fratelli.
Io spero, che le generazioni che seguiranno, capiscano che le famiglie nascono per avere un futuro con figli e che non si dimentichino della famiglia anche in vecchiaia."
Purtroppo ce ne rendiamo conto solo quando ci troviamo di fronte ad un "freddo" marmo del cimitero . Diamogli tutto il nostro apporto e supporto quando sono ancora in vita . Non ci dimentichiamo quanti e quali sacrifici hanno fatto per noi .
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