
I ricordi di quando frequentavo le Scuole Elementari sono come un puzzle.
Un pezzo qui ed uno li'…ma conservo un buon ricordo della scuola.
Gli anni che mi sono rimasti impressi maggiormente sono quelli della 2 e 5 elementare.
Trasferita in una scuola pubblica, mi sono trovata a 8 anni “scaraventata” in una realtà per me diversa.
Provenivo da una scuola privata cattolica, gestita da sole suore dove in precedenza avevo frequentato “l’asilo” e la classe 1ª
Ricordo, l’educazione rigida che veniva impartita a noi allieve che per la maggior parte eravamo una classe femminile.
Il ricordo particolare che conservo ancora, e' quello della Maestra, e della nuova scuola.
Era una donna alta, magra, parlava bene l’italiano, proveniva dalla Toscana, si era trasferita in Puglia, esattamente nel mio paese sposando uno del posto maestro pure lui, lei amava il suo lavoro e noi bambini.
Negli anni 70, esisteva solo un’ insegnante che insegnava tutte le materie. Grazie a lei ho imparato ad apprezzare la lettura e il gusto allo studio.
La Scuola era dei primi anni del Novecento, le aule erano spaziose ed i banchi avevano tutti il calamaio anche se non si usava più da molto tempo.
Erano gli anni più belli e spensierati ma anche delle grandi contestazioni giovanili che avrebbero cambiato per sempre l'idea di Scuola.
Ma il ricordo di Luigina la mia maestra, gentile e premurosa non è mai svanito anche dopo che mi diplomai.
Ora adulta e maestra esattamente come lei
decisi quindi di andarla ad incontrare “la mia maestra”per raccontarle di me e avere qualche buon consiglio.
La Scuola era diventata un comprensorio scolastico ad indirizzo Tecnico.
La speranza di ritrovarla si fece scarsa.
Ma fui fortunata.
La Segreteria conservava ancora i vecchi registri e fui in grado di sapere l'indirizzo dove ora abitava
La casa era di fronte alla Scuola un vecchio stabile su 2 piani appartenuto alla sua famiglia
Suonai il campanello, ero tutta emozionata.
Mi apri' una giovane che seppi poi essere la figlia.
Spiegai che ero un’alunna di sua madre e che volevo incontrarla.
La paura che non ci fosse più si trasformò in ansia, quando la figlia mi disse che abitava al piano di sopra.
Entrai nella stanza. In fondo, vicino alla finestra, sedeva una signora curva ,avanti negli anni, ancora con un vestito scuro come era nei miei ricordi di bambina.
Mi avvicinai e dissi: “Buongiorno maestra, non so se si si ricorda di me.”
La Maestra mi scrutò per un tempo indefinito e mi disse tutta allegra: “ Ma sei tu Paola!”
Piansi per la gioia e la commozione che mi dava.
Mi sembrava impossibile che si ricordasse di me cosi' lucidamente.
Mi fece sedere e con mia sorpresa, prese un album dove aveva conservato le foto di classe dei suoi alunni divisi per anno scolastico, compresa la mia.
Fu una esperienza che conservo nel mio cuore ancora oggi, l’abbracciai e le dissi arrivederci.
Ma era un addio.
Ora anche da lassù, ci guarda e continua ad insegnare a noi studenti ,come il bene ed il rispetto siano i valori più importanti della vita.
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