
George Stinney Jr, era un bambino di origine africana, aveva 14 anni quando fu giustiziato negli Stati Uniti.
Fu accusato di aver ucciso due bambine bianche, i cui corpi furono trovati vicino alla casa in cui lui viveva con i genitori.
All’epoca dei fatti, tutti i membri della giuria erano bianchi, gli fu data sentenza di morte. George si è sempre proclamato innocente portava sempre con sé la Bibbia
I sui genitori furono minacciati e fu loro impedito l’accesso a corte per sostenere il figlio; in seguito furono espulsi dalla città.
George trascorse molti giorni in carcere senza avere la possibilità di vedere i suoi cari, fu tenuto in isolamento, lontano dalla sua città, e fu interrogato da solo, senza alcuna assistenza legale.
Fu infine giustiziato su una sedia elettrica e a distanza di molti anni più tardi, la sua innocenza è stata finalmente provata da un giudice del South Carolina.
L’unico crimine commesso da George agli occhi della gente ben più grave: essere nato nero.
Oggi, ammettere tutto questo è un pugno nello stomaco e che la discriminazione, sebbene in modo più subdolo, è una realtà che ci accomuna ancora oggi e può avere effetti altrettanto letali, anche in Europa.
È essenziale che noi dalla pelle bianca continuiamo a parlare di razza e privilegio, di abuso del potere e diritti umani, di accoglienza e integrazione, di giustizia e di cosa possiamo fare nel nostro piccolo per aiutare, sensibilizzare e pure denunciare chi ci siede accanto.
Resta l’intento a voler costruire, un mondo un po’ più giusto, soprattutto più umano per proteggere tutti i bambini come fossero i nostri.
Purtroppo, il razzismo non è solo americano è dell'uomo e lo si trova in ogni parte del mondo. Anche in Italia nel 2024.
Il razzismo era , é , e resterà sempre una piaga della nostra ipocrita società .
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