
Gabriella soffre da diversi anni di Parkinson.
Dopo i diversi controlli medici, si è accorta che i sintomi che il medico attribuiva al Parkinson l’avevano accompagnata per molti prima quando non dava ancora peso al fatto che spesso non ricordava cose semplici.
I medicinali che prende, hanno migliorato tutti quei sintomi che aveva e che non riusciva a spiegare e che gli sembravano naturali.
Gabriella, ricorda le molte volte che non ce la faceva più a sopportare quel suo continuo malessere.
Lei ha cominciato con il tremore e la rigidità dovuta ad un tono muscolare eccessivo tipico di chi ha il Parkinson.
Quando cammina, il suo capo inclinato in avanti, le gambe sono piegate al ginocchio, le braccia al gomito.
Questa rigidità le causa forti dolori muscolari intensi e diffusi a tutto il corpo, le fa spesso male il dorso delle mani, sente la testa pesante, dorme poco la notte, soffre di stitichezza, si sveglia presto, la pancia le fa male.
Gabriella, ha problemi di deglutizione, il cibo entra spesso nella trachea e si soffoca, quando accade, c’è sempre Giuseppe che la mette a testa in giù per aiutarla a liberarsi.
Anche la voce è cambiata, quelli che non la conoscono bene fanno fatica a capire quello che dice, anche a causa del naso che gocciola, anche questo un sintomo del morbo di Parkinson.
Sta piano piano, perdendo il senso dell’olfatto, comincia ad avere deficienze cognitive gravi, sa fare una sola cosa per volta, prende dosi massicce di medicinali, ha discinesie (movimenti incontrollabili degli arti) urla e si agita.
Giuseppe, ricorda bene il giorno della diagnosi, sapendo già cosa fosse la malattia di Parkinson, le è cascato il mondo addosso.
Poi l’ha presa con filosofia, ora in qualche modo sua moglie Gabriella, vive la sua esistenza perché sa che ha ancora un significato.
Questa forza d’animo è qualcosa per cui è grata al destino, perché non è merito suo se il Parkinson si è impadronito del suo corpo, sa bene che molte persone soffrono più di lei e hanno meno di lei.
Ancora non si conosce cosa causa questa malattia e Giuseppe si chiede:
”Dove sono questi progressi di cui parlano i media?“
“Come si fa a essere ottimisti in questa situazione?”
“Perché è successo proprio a mia moglie?”.
Ci sono persone che si vergognano di esternare il loro stato persino ai famigliari rendendo tutto più difficile,Gabriella, non si è mai vergognata di essere ammalata e non vede perché dovrebbe, ma per molti la diagnosi è una tragedia.
Lei stessa, incoraggia chi ne è affetto e ne fa una campagna di socializzazione:”Non vergognatevi di avere il Parkinson rimanete attivi, quando non vi sentite bene, alzatevi e camminate”.
Gabriella, riesce ancora a fare una vita tutto sommato normale, ma le costa sempre più fatica a salire al secondo piano, dove c’è la sua stanza, per questo suo marito Giuseppe, ha preferito trasferirsi al piano di sotto per renderle le cose più semplici.
Il medico la sta convincendo a fare un’operazione chirurgica al cervello, si
tratta essenzialmente di mettere un pacemaker Inserendone il terminale nel cervello.
Essendo un qualcosa in fase di sperimentazione, Giuseppe ritiene non farlo per il momento.
Mano mano che la malattia avanza, Gabriella si rende sempre più conto della Realtà di quello che le succede, le crisi si fanno più profonde e frequenti, i medicinali fanno molto meno effetto
Dipende completamente da suo marito, ha paura di morire immobilizzata e piena di dolori, di essere, un peso per se stessa e per Giuseppe che le riversa tanto Amore.
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