sabato 28 giugno 2025

La Dignità di chi sa chi è





Arriva, prima o poi, il momento di scegliere, non solo cosa fare, ma chi essere davvero.
Non basta sopravvivere ai giorni, rispettare le aspettative, barcamenarsi per compiacere tutti.
Serve decidere, con chiarezza e coraggio, quale valore incarnare, quale impronta lasciare nel tempo, nelle relazioni, nei ricordi degli altri.


Essere gentili, disponibili, presenti per gli altri è una qualità preziosa, ma  spesso si confonde bontà con debolezza, chi non sa proteggersi finisce per essere sfruttato, dimenticato, dato per scontato, chi  non pone limiti viene sovraccaricato e chi tace troppo viene escluso dal rispetto.


Si rischia di diventare comodi, ma invisibili. Utili, ma mai ascoltati davvero e così, piano piano, si spegne la propria luce per fare spazio a quella degli altri, dimenticando che anche noi meritiamo posto, attenzione, dignità.


Il rispetto non si chiede né si supplica si trasmette attraverso l’atteggiamento di chi sa cosa vale di chi non si piega per convenienza, ma sceglie la coerenza, anche a costo di restare solo.


Essere rispettati non significa incutere timore, ma  essere riconosciuti per la propria forza silenziosa, per la limpidezza con cui si pongono confini chiari, per il coraggio con cui si preserva la propria essenza.


Non serve diventare rigidi, ma trovare il modo per essere saldi senza rinunciare alla gentilezza, ma al contrario proteggila, senza chiudere le porte al mondo, per non lasciarsi invadere da chi non sa vedere, né meritare, la nostra autenticità.


Si ha diritto ad essere notati, ascoltati, riconosciuti che la nostra voce conti quanto quella degli altri, meritiamo rispetto non perché lo pretendiamo, ma per quanto valiamo.


Meglio restare fedeli a sé stessi, anche nell’incomprensione, che svendersi per un applauso o un’illusione di affetto, perché la vera libertà è sapere chi si è 

e non lasciare a nessuno il potere di definirlo al posto nostro.

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