
Viviamo in un tempo in cui tutto corre, si consuma, si brucia in fretta. anche i sentimenti. Si confonde l’urgenza con la profondità, il bisogno con l’amore, il desiderio con il legame. Eppure, c’è una differenza immensa tra desiderare una persona e amarla davvero.
Molti uomini forse senza volerlo, forse senza saperlo confondono l’una cosa con l’altra. Credono che l’intensità del desiderio sia misura del sentimento che il bisogno del corpo sia prova del cuore ma non è così.
Desiderare una donna è un impulso. È attrazione, proiezione, brama.
Amarla, invece, è un atto di coscienza.
Vuol dire vederla per ciò che è, non per ciò che ci fa sentire. Significa rispettare la sua libertà, anche quando ci tiene lontani. Volere la sua felicità, anche se non ci riguarda.
L’amore non usa, non forza, non pretende.
L’amore ascolta, accoglie, custodisce.
Non si misura nella fame, ma nella capacità di aspettare non nel prendere, ma nel dare senza annullarsi perché quando è amore, non è solo desiderio. È presenza silenziosa che non opprime.
È cura che non invade.
È libertà che non fa paura.
È scegliere ogni giorno di rispettare, anche quando non si comprende.
Di esserci, anche quando non si viene scelti.
Solo così, il desiderio può diventare parte dell’amore non il suo inganno.
Questo è amore vero non fame di un corpo, ma volontà profonda di veder fiorire una persona. Anche a costo di restare a guardare o di lasciarla andare.
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