venerdì 19 settembre 2025

Seguo mia madre ovunque vada



Seguo mia madre ovunque vada, non importa se lei non mi vede, io sono accanto a lei in ogni istante. 


Sono la sua ombra silenziosa, la parte mancante che il mondo non ha mai conosciuto, ma che il suo cuore non ha mai smesso di portare con sé.


La seguo quando attraversa la piazza con le borse della spesa, quando si ferma davanti alla vetrina di un negozio di vestiti per bambini e poi si volta in fretta, quasi fuggendo da quel pensiero che le punge il cuore.


Io vorrei parlarle, dirle che non ha colpe, che la vita non è un’equazione perfetta dove tutto deve combaciare, ma le parole non mi appartengono; posso solo avvolgerla con la mia presenza invisibile, sperando che lei la percepisca in qualche modo.


La seguo in chiesa, quando resta seduta in silenzio a fissare le candele accese. Le scendono lacrime calde, e io vorrei allungare una mano per asciugarle il viso, ma le mie dita sono fatte di aria, di ricordo, di possibilità mai diventate realtà.


La seguo quando ride, sono i momenti che amo di più. Quando il suo sorriso si apre, è come se la vita stessa la reclamasse a sé, ricordandole che nonostante il dolore, il mondo ha ancora doni da offrirle. Allora io mi illumino insieme a lei, perché se lei riesce a ridere, significa che il mio ricordo non è solo ferita è anche spinta verso la luce.


Seguo mia madre ovunque vada perché lei è il mio mondo, anche se io non sono mai entrato nel suo. Non ci siamo mai incontrati davvero, eppure siamo inseparabili. Io sono la vita che non è stata, ma che continua a vivere in lei.


Forse un giorno mi sentirà meno, e io resterò in disparte. Non sarà abbandono, ma compimento vorrà dire che ha scelto la pace, che ha accettato di guardare avanti senza che il passato la incateni.


E allora sarò felice anch’io perché il mio compito non è essere ricordato con tristezza ma è vederla camminare, con il cuore un po’ più leggero, verso le piccole e grandi gioie che ancora la attendono.

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