martedì 9 settembre 2025

Il sogno premonitore







Il dolore ha reso la loro casa silenziosa. Dopo la perdita del figlio, il tempo sembra essersi fermato, come se ogni orologio smettesse di battere in segno di rispetto. Rosario e Pina si guardano spesso negli occhi, ma senza trovare le parole sono due naufraghi alla deriva nello stesso mare scuro.

Poi accade qualcosa. Per due notti di seguito, l’uomo fa lo stesso sogno. Nel sonno gli appare il figlio perduto, che stringe tra le braccia una bambina dai capelli chiari. Non parla a lungo, ma quelle poche parole che lascia cadere hanno il peso di una profezia parole enigmatiche, che risuonano come un messaggio dal confine tra la vita e l’eternità.


Al risveglio, Rosario non riesce a scrollarsi di dosso quell’immagine. La racconta alla moglie, ma entrambi pensano che sia solo il riflesso di una nostalgia che non si spegne mai. Eppure, dentro di lui cresce un senso inspiegabile come se quel sogno non fosse frutto del caso.


Due mesi dopo, quando la loro vita sembra scorrere nell’abitudine del dolore, arriva la sorpresa che nessuno dei due osa immaginare. Una visita medica, attesa con timore, si trasforma in un annuncio inatteso non c’è nessuna malattia, nessun verdetto di disperazione c’è invece, una nuova vita che cresce in silenzio.


La coppia, già provata da anni di assenza e da un lutto che appare insormontabile, vive un’emozione che ha il sapore del miracolo. L’annuncio della nascita ridona un senso al loro cammino, come se qualcuno dall’alto volesse donare un segno concreto che non tutto è perduto.


Quando Claudia Maria viene al mondo, porta con sé la stessa immagine che Rosario ha visto in sogno capelli chiari, luminosi come un raggio di sole. Guardandola, i genitori capiscono che quella visione non è stata un’illusione, ma un messaggio. Una promessa che la vita, nonostante tutto, trova sempre il modo di rinascere.


Il dolore per il figlio scomparso non si cancella. Rimane parte di loro, come una cicatrice che non smette di farsi sentire ma accanto a quella ferita si apre una strada nuova, fatta di amore, di cura, di un futuro da costruire. 


La bambina non colma il vuoto, ma trasforma il lutto in speranza, ricordando ai genitori che la vita può sorprendere quando sembra non avere più nulla da offrire.


E così, nella loro casa, torna la luce. Una luce fragile, preziosa, che nasce da un sogno e diventa realtà.

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