
Negli ultimi anni, la vita dei ragazzi si è spostata sempre più sullo schermo. Passano in media fino a otto ore al giorno online, immersi in piattaforme digitali che sembrano offrire tutto socialità, svago, informazione e perfino rifugio nei momenti di solitudine. Ma dietro quella connessione costante si nasconde un meccanismo ben più complesso, e spesso pericoloso per la salute mentale.
Le piattaforme digitali che popolano le giornate degli adolescenti non sono progettate per il loro benessere, ma per catturare la loro attenzione il più a lungo possibile. Gli algoritmi che regolano ciò che vediamo non pensano alla serenità o alla crescita personale il loro obiettivo è mantenerci connessi, spingendoci a cliccare, scorrere, reagire.
È un sistema che alimenta dipendenza e ansia, tanto da essere definito da alcuni esperti come una “dipendenza comportamentale” qualcosa che non si assume con una siringa o una pillola, ma con un dito che scorre sullo schermo.
Molti adolescenti finiscono per confrontarsi continuamente con vite perfette e corpi ideali, sentendosi inadeguati. Altri si rifugiano nei social per colmare un vuoto, ma ne escono più soli e confusi. I ritmi del sonno cambiano, l’attenzione cala, la mente resta in uno stato di allerta costante.
Il cervello, ancora in fase di sviluppo, si abitua a stimoli rapidi e continui, perdendo la capacità di annoiarsi o di concentrarsi su qualcosa per più di pochi minuti.
Eppure, non tutto è negativo. Il digitale può essere anche uno spazio di creatività, conoscenza e connessione reale, se usato con consapevolezza. Serve però imparare a riconoscere quando il confine tra uso e abuso viene superato. Limitare il tempo online, fare pause, coltivare rapporti veri e attività concrete diventa una forma di tutela per la mente e per il cuore.
Gli adolescenti hanno bisogno di adulti presenti che non giudichino, ma li aiutino a capire come difendersi da un mondo virtuale che sa essere affascinante e crudele allo stesso tempo. La sfida di oggi non è spegnere gli schermi, ma accendere la consapevolezza.
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