martedì 5 novembre 2024

Menzogna e verità




 



Nell’Asia orientale, in un villaggio isolato, vivevano due grandi amici, noti come la Verità e la Menzogna. Erano chiamati così a causa del loro carattere.

 Verità si considerava una persona onesta ed etica. Le sue emozioni viscerali parlavano per lui. Menzogna, invece, era quello che alterava la realtà in base alle sue esigenze. Non c'era etica nelle sue parole.

 Un giorno, andarono a fare una passeggiata nella foresta e con immensa sorpresa assistettero ad una scena inconsueta. Un saggio apparve di fronte a loro. Promise di esaudire un desiderio a colui che avesse dimostrato di essere il migliore.

 Nel dibattito che seguì, a Verità fu data la possibilità di parlare per primo e disse: "Guarirò coloro che ne hanno bisogno".

 Menzogna, mostrandosi deciso, disse: "Voglio ricchezze e potere senza fine. Voglio governare questa terra farne un impero intramontabile".

 Il saggio sorrise: "I desideri delle persone mostrano il loro vero volto di sé.”

 Poi rivolgendosi ad ognuno di loro disse: “Verità, grazie al tuo altruismo, grazie ai tuoi tesori realistici, hai il potere di guarire gli altri.”

 Appena terminò queste parole, il saggio svuotò nelle mani di Verità un’abbagliante luce curativa, sebbene gli occhi dell’uomo fossero ancora pieni di oscurità insondabile. Aveva ricevuto il dono di aiutare il prossimo.

 Subito dopo si rivolse a Menzogna e disse: “La tua avidità ti lascerà senza speranza per sempre e rimarrai completamente solo al mondo".

 La morale della storia?

 Essere onesti e sinceri significa brandire la migliore spada che ci sia. Ma la spada che ruba è la spada dell'oscurità e dell'isolamento, che conduce a sé stessi mentre si è consumati dall'eterna avidità in loro.

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