lunedì 2 dicembre 2024

Ti voglio bene, figlio mio








Quando penso a te, figlio mio, il tempo si ferma…non riesco a convincermi che sei diventato un uomo. 


Tento di cancellare dalla mia mente il tuo viso di bambino…ti giuro, non ci riesco.


Sei il mio piccolino nascosto nell’angolo di cuore più lontano dal mondo esterno. 


M’incanto e ho bisogno di tempo per uscire fuori dai tuoi occhi.


Non ti ho detto che sei una meraviglia?


Sei capace di farmi sentire una mamma speciale con il compito straordinario di amarti.

Sì, penso e ripenso…ma non trovo niente di meglio di te, mentre resto immobile…a ricordare di quando sei venuto al mondo.

Io ricordo ancora quella sera  in cui sei nato... é stata una sera di dolore e di paura.


C’erano luci abbaglianti, voci sussurrate, volevo qualcuno accanto che mi sostenesse e dicesse: “stringimi la mano" e io urlare di "non ce la faccio più!”.


Ero sola…


Quella sera, io ascoltavo  i battiti del tuo cuore attraverso una macchina nell'attesa di sentirli dal vivo.

Fu una sera  di lacrime, urla, dove le ostetriche mi  incitavano a farti nascere e la loro voce tuonava nelle mie orecchie:”spingi ancora, spingi adesso, spingi di più!”.


Sembrava una semplice sera, ma quella sera mi cambiò la vita.


Quella sera segnò il confine, oltre il quale, nulla ero lo stesso e niente sarebbe stato uguale a prima.


La vita, mi stava regalando l'immenso e quando finalmente mi si squarciò il cuore di gioia, felicità, amore, purezza e pienezza come non l'ho mai provata, quando ti vedi  e ti annusai mi sembrerò di odorare il giardino del paradiso! 


E mai più scorderò quella sera,  in cui per la prima volta, apristi gli occhi al mondo tanto che mi sentì talmente piena di energia che restai sveglia fino all'alba.


Venni da te alla nursery, mi volli assicurare che quello non era stato un sogno... ma era realtà. 

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