martedì 17 dicembre 2024

Una confessione di un’adolescente














Sto conducendo una guerra dentro di me, una guerra tra il bene e il male, una guerra tra una ragazza che è scortese, crudele e disonesta, e una che è compassionevole, amorevole e gentile. 

Entrambi vivono dentro di me, cercando di soffocarsi a vicenda a morte.
 
A volte il male vince e a volte il bene sopravvive, ma nessuno dei due è abbastanza forte da conquistare l’altro.

Combattono ogni giorno, ogni ora, ogni secondo.
Prometto che posso essere brava. 

Sono buona. 

Perché porto così tanto odio nel mio cuore? 

Perché non posso semplicemente amare le persone senza limiti? 

Ma ogni volta che ci provo, trovo dei difetti negli altri o forse, i difetti sono in me che mi tiene distante, che costruisce muri dove dovrebbero esserci ponti.

Non voglio più odiare 
Non voglio allontanare le persone. 

Ma questo era dentro di me... non so se finirà mai.

Mi sento un paradosso.

 Voglio essere buona, ma la mia mente è annebbiata da pensieri oscuri. 

Sono pigra, ma sono ambiziosa.

 Non mi piace la versione scortese di me stessa, ma mi si aggrappa come un'ombra dalla quale non posso scappare. 

Desidero essere comprensiva, ma a volte tutto ciò che posso essere è crudele. 

Spesso incolpo il mondo per la sua durezza, ma ultimamente ho iniziato a chiedermi: è davvero il mondo o sono io? 

I miei pensieri sulla società sono sempre stati brutti, pieni di cattivo giudizio e disgusto per le cose strane e ingiuste che vedo.

È perché quegli stessi difetti sono nascosti dentro di me?

Perché porto questa identità misteriosa? 

Un momento, mi sento l'anima più gentile della terra e il momento dopo, mi ritrovo a spettegolare e a parlare male degli altri.

 È come se esistessero due versioni di me, una piena di luce e una piena di oscurità.

Ogni mattina prego, chiedendo saggezza, la forza di lasciare vincere il bene che è in me, di tenere a freno la lingua prima che ferisca qualcuno. 

Voglio mettere a tacere la parte peggiore di me.

Voglio davvero, ma forse la mia dedizione non è sufficiente, o forse il mio cuore è diventato troppo stanco a causa di questa guerra. 

Mi manca il cuore che avevo una volta, quello che vedeva la bellezza in ogni cosa e amava senza pensare, da qualche parte lungo la strada, l'ho perso.

 E ora cerco il mio cuore ovunque, sperando di trovarlo nella gentilezza che offro, nel perdono che imparo e nell'amore che credo ancora esista dentro di me. 

Se lo trovo, ne farò questa volta tesoro Prometto.”

1 commento:

  1. La pazienza è la virtù dei forti! Mai mollare! È un incubo il tempo guarirà il malessere.

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