
Ci sono frasi che sembrano sussurrate dall’anima, parole che custodiscono desideri profondi e universali.
Ogni donna, nel corso della sua esistenza, attraversa territori interiori complessi, fatti di ferite, di sogni infranti, ma anche di forza silenziosa e resilienza.
In questo cammino, a volte solitario, può arrivare un incontro capace di cambiare tutto un uomo che non vuole possederla, ma comprenderla. Non qualcuno che cerchi di riempire i suoi vuoti, ma che la accompagni mentre lei stessa li abita e li risana.
Ogni donna dovrebbe incontrare almeno una volta nella vita un uomo capace di prenderla per mano senza invaderla, ma con la delicatezza di chi sa che l’intimità non è un luogo da conquistare, bensì un tempio da rispettare.
Un uomo che non tema la profondità delle sue emozioni, che non fugga davanti alle sue cicatrici. Un uomo che non abbia bisogno di salvarla, ma che desideri camminare accanto a lei mentre lei salva sé stessa. Qualcuno che non si spaventi se la sua anima è complessa, mutevole, ferita o ribelle, ma che anzi, ne resti affascinato.
Un abbraccio a volte basta. Quando è autentico, pieno, silenzioso. Un abbraccio che non chiede nulla ma che contiene tutto. Che dice “ti vedo” senza parole, e che con quel semplice gesto sembra restituire a una donna ogni parte dispersa di sé bambina, amante, madre, guerriera, fragile e forte.
Non è romanticismo idealizzato, ma il bisogno profondo di ogni essere umano essere accolti nella propria verità, e sentirsi al sicuro nel cuore di un altro e ogni donna merita questo un uomo che non tema la sua luce, né la sua ombra, ma che con rispetto, presenza e amore, le ricordi che la vita anche dopo tanto dolore può ancora cominciare.
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