
Quello che voglio menzionare non è una poesia né tantomeno un elenco convenzionale, ma qualcosa di più profondo. É un piccolo viaggio nei dettagli, negli sguardi, nelle frasi ricorrenti e nei gesti impercettibili con cui una madre dice ogni giorno: “Ti voglio bene”, anche quando non lo dice mai esplicitamente, perché la mamma non ha bisogno di grandi dichiarazioni. La mamma, semplicemente… è.
La mamma è quella che ti invita a pranzo e ti dice:”vieni che ti ho preparato il tuo piatto preferito ”, lei sa cosa ti piace, quello che ti ricorda infanzia.
La mamma è quella che ti restituisce i soldi che le hai prestato, ma te ne dà il doppio e te li spinge nella tasca, con la stessa fermezza con cui una volta ti sistemava il grembiule prima di andare a scuola.
La mamma è quella che vuole sapere tutto, non per curiosità, il suo è desiderio di sentirti e, mentre le si parla, lei non sente solo le parole ti guarda negli occhi come se da lì potesse leggerti il cuore.
La mamma è quella che ti controlla la salute con la stessa urgenza con cui ti controllava i compiti è quella che si preoccupa anche quando non serve.
La mamma è quella che all’inizio la devi accompagnare tu a fare la spesa, poi un giorno ti dice che non ce la fa, che le fanno male le ossa.
E tu capisci che il tempo passa, ma che l’amore resta sempre.
La mamma è quella che ti dice:
“Buona notte amore.” E tu dormi.
Mentre lei resta sveglia ancora un po’, perché il sonno della mamma arriva solo quando sa che tu stai bene.
La mamma è una lingua a sé, fatta di accenti impercettibili e sintassi affettiva. È quella presenza che non si misura con il tempo ma con la sua intensità.
La mamma è quella che c’è Sempre…Anche quando non c’è più.
Resta nei tuoi gesti, nelle tue abitudini, nelle frasi che inizi a dire anche tu senza accorgertene.
La mamma è quella che ti ama con un amore che non ha bisogno di spiegazioni perché lei è il punto di partenza e, in un certo senso, anche quello di ritorno.
Sempre.
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