giovedì 1 maggio 2025

L’Amore dopo il Rumore

 







L’amore, in gioventù, è un’esperienza rumorosa, accade tra serate infinite, discoteche affollate, sogni troppo grandi e parole troppo veloci. Si ama con l’idea di costruire, di fondersi, di perdersi dentro l’altro come in un labirinto che promette meraviglia.

Dopo i 40 anni, qualcosa cambia, non solo nelle circostanze esterne, ma nella percezione stessa dell’amore. Non è più ricerca dell’assoluto ma desiderio di essenziale, affiancamento. Eppure, proprio per questo, diventa più difficile, più selettivo, più vero ma anche più raro.


A 40 anni non si è più materia grezza, le  persone hanno ormai scolpito le proprie abitudini, valori, limiti e desideri. Hanno affrontato fallimenti, costruito carriere, cresciuto figli, magari vissuto già uno o più grandi amori. Entrare nella vita di qualcuno a quest’età significa trovare un posto in un quadro già dipinto, senza rovinare i colori stesi prima. È difficile ma possibile, se si sa dove guardare.


Tutti portano qualcosa ferite non del tutto guarite, memorie di tradimenti, paure sedimentate, si è più attenti, ma anche più diffidenti, ogni gesto viene letto tra le righe ci si protegge. E in questa protezione reciproca, a volte, non ci si lascia più davvero toccare. 


L’amore chiede apertura, ma dopo i 40 l’apertura è una scelta consapevole, non una sventatezza del cuore a differenza della giovinezza, dove c’è l’illusione dell’infinito, dopo i 40 il tempo si sente, non  tanto perché si abbia fretta, quanto perché lo si vuole usare bene. 


Non ci si innamora più per riempire il vuoto, ma per condividere ciò che si è già. Questo rende tutto più autentico, ma anche più esigente, meno compromessi, più verità, chi ha vissuto abbastanza sa cosa vuole e cosa non accetta più. Non si scende facilmente a patti con la solitudine, ma nemmeno con un amore che toglie pace.


 Dopo i 40, si cerca chi rispetta lo spazio, chi cammina accanto, chi sa ascoltare senza giudicare, ma queste qualità sono rare, e spesso sepolte sotto strati di delusioni, insicurezze, difese.


L’amore maturo è meno spettacolare, meno cinematografico, non c’è più l’illusione che qualcuno ci salvi, ci completi, ci renda migliori, si sa che la felicità non arriva da fuori, e che nessuno può guarire ciò che non si è guarito da soli.
Questa consapevolezza è forza, ma anche fatica, perché toglie le impalcature romantiche e mostra la nuda essenza del rapporto due persone che si scelgono così come sono.


Amare dopo i 40 è come restaurare un’opera d’arte: richiede pazienza, delicatezza e profondo rispetto per ciò che esiste già.

È più difficile, sì ma  è anche più vero, non si cerca più chi faccia rumore nella nostra vita, ma chi sappia restare nel silenzio.


E in quel silenzio, a volte, l’amore nasce ancora.

Solo più in punta di piedi.

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