mercoledì 30 aprile 2025

Il coraggio di essere felici







Spesso si pensa che la felicità sia il frutto delle circostanze favorevoli, di eventi fortunati o di incontri fortuiti. Eppure, esiste una verità più profonda e meno raccontata: la felicità non arriva, si conquista. E per conquistarla serve una qualità rara e luminosa il coraggio di cambiare, di scegliere sé stessi, di affrontare il dolore e di guardare avanti anche quando tutto sembra buio.

Questo è l’inizio di un percorso comune a molti che come noi, hanno dovuto scegliere tra la paura e la felicità.


Leonardo aveva sempre vissuto nella zona grigia della sua esistenza. Non infelice, ma nemmeno pienamente felice. La sua era una vita ordinata un lavoro sicuro, amici che frequentava per abitudine, una relazione spenta ma rassicurante. 

Ogni giorno si svegliava con un sottile peso sul petto, una sensazione di “qualcosa che manca”, che però cercava di ignorare.


Un mattino d’autunno, camminando verso l’ufficio, incrociò un vecchio libraio che conosceva appena. L’uomo, con un sorriso gentile, gli porse un libro dicendo solo: “Questo ti sta aspettando.” Leonardo, incuriosito, lo prese. Era un piccolo volume, intitolato “Il coraggio di essere felici”.


Quella sera, seduto nella penombra del suo salotto, iniziò a leggere. Ogni parola sembrava parlare direttamente al suo cuore descriveva il coraggio non come l’assenza di paura, ma come la forza di agire nonostante la paura. Gli parlava della differenza tra accontentarsi e vivere davvero soprattutto, di scelta.


Nei giorni successivi, il libro si insinuò dentro di lui come un seme. Per la prima volta da anni, Leonardo si pose domande che evitava:

 “Sono veramente felice?”, 

“Cosa desidero davvero?”, 

“Di cosa ho paura?”.


La risposta a quest’ultima domanda era la più semplice: aveva paura di cambiare, di deludere, di perdere, di non essere abbastanza per se stesso e per gli altri. Infine capì che la paura non sarebbe mai scomparsa, l’unico modo per superarla era attraversarla.


 Un passo alla volta, Leonardo iniziò a cambiare, lasciò  il lavoro che non amava, decise di trasferirsi in una città che aveva sempre sognato di vivere. Terminò la relazione che lo spegneva, anche se il vuoto iniziale gli sembrò insopportabile.


Ci furono momenti difficili, certo. Giorni di pianto, di dubbio, di solitudine. Ma, stranamente, anche nei momenti più duri, sentiva dentro di sé una scintilla nuova quella della libertà, dell’autenticità e  ogni piccolo atto di coraggio costruiva, mattone dopo mattone, la sua felicità.


Un anno dopo, camminando su una spiaggia che non aveva mai visto prima, Leonardo si fermò a guardare il tramonto.

Per la prima volta nella sua vita, sentì di essere esattamente dove voleva essere. Non perché tutto fosse perfetto, ma perché aveva scelto.

Aveva avuto paura ma aveva avuto anche il coraggio.

E il coraggio, aveva scoperto, era l’unico vero passaporto per la felicità.

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