venerdì 29 agosto 2025

Il conto invisibile delle azioni



Tutto ritorna e si paga, eccome, non  è una minaccia né una superstizione è il promemoria che ogni gesto lascia una traccia, negli altri e in noi. La vita tiene un registro silenzioso non invia fatture subito, ma quando arrivano, presentano il dettaglio 

Paghiamo ciò che facciamo, certo, ma anche ciò che omettiamo. Un messaggio non risposto, una parola tagliente, una promessa tradita sembrano piccole cose, però sedimentano. Con il tempo diventano distanza, sfiducia, reputazione. Allo stesso modo, un ascolto regalato, un confine messo con rispetto, un chiedere scusa tempestivo generano credito tornano sotto forma di stima, opportunità, relazioni più leggere.


Il ritorno non è sempre esterno. A volte si presenta come inquietudine, come fatica a guardarsi allo specchio. La coscienza non è punitiva è una bussola. Ci ricorda che c’è qualcosa da riparare, da rimettere in ordine. Per questo il pagamento più serio non è quello che ci arriva da fuori, ma il prezzo che paghiamo quando tradiamo i nostri stessi valori.


Non tutto è nelle nostre mani esistono caso, ingiustizia, sfortuna, ma confondere l’imprevedibile con l’irresponsabilità è un autoinganno. La parte che ci spetta è sempre la stessa scegliere l’azione più pulita possibile nel margine che abbiamo oggi.

Prima di agire, chiedersi che traccia lascio di me?.


Se ho fatto un danno, riconoscerlo presto con scuse chiare, riparazione concreta.


Se si riceve bene, non diamolo per scontato la gratitudine è un investimento che moltiplica fiducia.


Se si sbaglia, si paga anche perdonarsi  il senso di colpa che non porta a cambiamento è solo debito che si accumula.


Pagare non significa fustigarsi, ma assumersi il conto e chiuderlo, chi  paga impara e cresce e cambia il tipo di traccia che lascia e allora sì, tutto ritorna quando seminiamo rispetto e responsabilità, ciò che torna somiglia sempre più alla vita che desideriamo abitare.

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